Monopattini Elettrici, spunta il divieto: cosa succederà
Sembra che ci siano novità sul fronte dei monopattini elettrici. Scopriamo di cosa si tratta e dove avverranno i cambiamenti.
Recentemente, si è tenuto un referendum sulla mobilità elettrica, svolto in una grande città europea.
Spunta il divieto dei monopattini elettrici in sharing, causando un’onda di preoccupazione tra gli operatori del settore, che temono un effetto domino in altre città.
La minoranza determinata a liberarsi dei mezzi a due ruote – che da qualche anno sfrecciano nelle nostre metropoli – ha inflitto un duro colpo gli operatori del settore. Nonostante meno dell’8% degli aventi diritto sia andato a votare, la maggioranza dei voti espressi è stata a favore del divieto; con circa il 90% dei voti contrari ai monopattini elettrici in sharing.
Referendum sulla mobilità elettrica: risultati e rivelazioni sorprendenti
La decisione di vietare i monopattini elettrici in sharing è stata motivata principalmente dall’aumento delle preoccupazioni per la sicurezza stradale. Parliamo della capitale francese Parigi: dove secondo i media locali c’era un crescente timore per il modo in cui molti cittadini guidavano i monopattini – “zigzagando nel traffico”. Infatti, sembra che questi sfrecciassero, accanto ai pedoni sui marciapiedi, alla velocità di 25km/h. Inoltre, i “monopattinisti” spesso non indossavano il casco e i mezzi venivano parcheggiati in modo selvaggio, creando problemi di viabilità.
Tuttavia, il dibattito sulla sicurezza stradale non è stato l’unico fattore che ha influenzato il risultato del referendum. Nel recente passato, vi è stato un incidente tragico che ha coinvolto uno scooter elettrico, causando la morte di una donna italiana di 31 anni. Questo ha aumentato le preoccupazioni sulla sicurezza dei mezzi elettrici in sharing.
Ansia per i fornitori dei servizi
Gli operatori del servizio di sharing, che gestiscono migliaia di monopattini elettrici, hanno sempre sostenuto che solo una piccola percentuale degli incidenti stradali era imputabile ai loro veicoli. Nonostante ciò, il sindaco della città ha indetto il referendum per dare voce ai cittadini e rispettare la loro scelta.
In vista del referendum, gli operatori del settore hanno cercato di mobilitare i loro clienti, principalmente giovani, affinchè andassero a votare a loro favore. Sono state lanciate campagne sui social media e offerte corse gratuite per tutta la giornata del voto. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il risultato ottenuto ha sorpreso molti, e ora le aziende temono che altre città possano seguire l’esempio di Parigi. Il futuro della mobilità elettrica in sharing è ora incerto nella capitale francese: gli operatori del settore dovranno riconsiderare la loro strategia commerciale.