Patologie

Tachicardia, quando preoccuparsi: potresti essere malato

Tachicardia – newssalute.it

Ci sono alcune cause della tachicardia. Impariamo a capire quando è importante preoccuparsi e cercare aiuto medico.

Hai mai sentito il cuore battere così forte che sembrava voler sfondare il petto? Questo battito accelerato si chiama tachicardia ed è un segnale che il nostro corpo ci invia quando qualcosa non va per il verso giusto.

A volte può essere normale, come quando si fa sport o si è sotto stress, ma in altri casi può tradursi come sintomo di problemi di salute più seri.

Cerchiamo di comprendere meglio come si manifesta e quali sono le possibili cause. Quando è il momento di preoccuparsi e cercare aiuto medico per proteggere la tua salute cardiaca?

La tachicardia: quando preoccuparsi e quando chiedere aiuto medico

La tachicardia è un fenomeno abbastanza diffuso, che si verifica con l’aumento della frequenza cardiaca, ovvero quando il cuore inizia a battere più velocemente del normale. In sostanza, il cuore è come un motore che lavora costantemente per pompare sangue in tutto il corpo. La frequenza cardiaca è controllata da segnali elettrici che vengono trasmessi attraverso il tessuto cardiaco, e in condizioni di riposo, il battito del cuore è generalmente regolare e oscilla  tra le 60 e le 100 pulsazioni al minuto.

Tuttavia, quando la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto, si parla di tachicardia. Questo aumento temporaneo della frequenza cardiaca può verificarsi in situazioni come l’esercizio fisico, lo stress, traumi o malattie che includono lo stato febbrile. In genere, questi episodi di tachicardia sono comuni e non rappresentano un motivo di allarme. E allora quando dobbiamo preoccuparci per la tachicardia? Se ad esempio essa si verifica frequentemente o dura più di alcuni minuti, potrebbe essere necessario chiedere l’aiuto di un medico.

Tachicardia, esame medico – newssalute.it

Come viene diagnosticata la tachicardia

Per diagnosticare la tachicardia, il medico effettua una visita, valuta i sintomi e può richiedere esami come l’elettrocardiogramma, l’ecocardiogramma e l’holter cardiaco per misurare la frequenza cardiaca e stabilire un collegamento tra l’aumento del battito e i sintomi.

La cura della tachicardia è mirata ad affrontare le cause che la provocano, rallentare la frequenza delle pulsazioni durante l’attacco, prevenire futuri episodi e ridurre al minimo il rischio di complicazioni. Quest’ultime potrebbero essere la formazione di coaguli di sangue, insufficienza cardiaca, gli episodi di svenimento o perdita di coscienza e morta improvvisa. La prevenzione, attraverso uno stile di vita sano e la cura delle malattie cardiovascolari, è la chiave per evitare episodi di tachicardia e migliorare la salute del cuore.

Gloria Fiocchi

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