Allarme Zanzara Tigre, al via le ordinanze comunali: ecco le regole per i cittadini
La zanzara tigre sta diventando sempre più presente in molte parti del mondo, vediamo che precauzioni utilizzare.
L’estate sta arrivando e con essa anche l’allarme zanzara tigre, una specie invasiva che sta causando preoccupazione in molte parti del mondo. Per combattere questo problema, molti comuni stanno adottando ordinanze che prevedono regole precise per i cittadini.
Ma cosa significa questo per te? In questo articolo scoprirai tutto ciò che devi sapere sulla zanzara tigre e sulle misure che puoi prendere per proteggerti e proteggere la tua comunità.
Dalle raccomandazioni per il giardinaggio alla scelta di vestiti adeguati, fino alle precauzioni da prendere all’interno della tua casa, ti daremo tutte le informazioni necessarie per affrontare l’estate in modo sicuro e sereno. E non dimenticare: ogni piccolo gesto conta nella lotta contro le zanzare tigre!
Battaglia alla zanzara tigre
Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha firmato un’ordinanza con l’obiettivo di debellare la diffusione della zanzara tigre e prevenire le malattie da queste trasmesse. La campagna è rivolta a tutti i cittadini e ai soggetti gestori, responsabili o che comunque abbiano l’effettiva disponibilità di aree di sistemi di raccolta di acque meteoriche.
Le misure previste resteranno in vigore fino al 31 ottobre 2023 e prevedono una serie di prescrizioni che devono essere osservate. Tra queste, non abbandonare contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana negli spazi aperti pubblici e privati, compresi i terrazzi, balconi e lastrici solari. È inoltre necessario garantire il perfetto scolo delle acque meteoriche senza ristagno di acqua negli immobili coperti a terrazza. È altresì importante trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico e pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. Inoltre, si deve evitare che si formino raccolte d’acqua in aree di scavo, bidoni, pneumatici e altri contenitori.
Bloccare i focolai in tempo
Per evitare la formazione di focolai larvali, è necessario svuotare i contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo dell’eventuale acqua in essi contenuta e sistemarli in modo da impedire accumuli idrici a seguito di pioggia. Inoltre, i contenitori con acqua devono essere dotati di copertura ermetica o essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni.
Altre misure prevedono di riempire i vasi portafiori dei cimiteri con sabbia umida qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, svuotare le fontane, i laghetti ornamentali e le piscine non in esercizio o eseguire adeguati trattamenti larvicidi. Infine, è importante tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, ed eventualmente recintarli in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti.