Prodotti in Scadenza, caos nelle etichette: ecco quale data guardare
Metti ordine mentale nel caos delle etichette dei prodotti in scadenza, scoprendo quale data guardare per una gestione impeccabile.
Hai mai aperto il tuo frigorifero o la dispensa solo per trovarti immerso in una confusione di etichette e date di scadenza? Questo caos può causare non solo confusione, ma anche sprechi di cibo. Ma non preoccuparti, siamo qui per aiutarti a mettere ordine in questa situazione.
In questo articolo troverai preziosi consigli per decifrare il labirinto delle etichette dei prodotti in scadenza. Ti sveleremo quale data è veramente importante e come evitare confusione e sprechi.
Con queste informazioni, potrai gestire i tuoi alimenti in modo intelligente, riducendo gli sprechi e assicurando la tua sicurezza alimentare.
Sia che tu sia un appassionato di cucina o un principiante nella scelta dei prodotti, questa guida sarà di grande aiuto per navigare attraverso il caos delle etichette e mantenere il controllo sulla tua dispensa. Preparati a diventare un vero esperto dell’organizzazione alimentare!
Sprechi alimentari: Un problema legato alla lettura delle etichette
In Italia, ogni anno si gettano in media oltre 27 chili di cibo per abitante a livello domestico, di cui circa 4 kg nella vendita al dettaglio. Questo si traduce in ingenti perdite economiche per i cittadini, pari a quasi 6,5 miliardi di euro, come dimostra uno studio condotto dal dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna insieme a Last Minute Market.
Una ricerca condotta da Altroconsumo nel 2020 ha rivelato che una parte significativa di questi sprechi è dovuta a una scarsa comprensione delle etichette sui prodotti alimentari. Infatti, il 63% degli italiani confonde la differenza tra le diciture “da consumare entro” e “da consumarsi preferibilmente entro” presenti sulle confezioni. Questa mancanza di chiarezza nella lettura delle etichette può contribuire a un uso errato dei cibi e a un aumento degli sprechi.
“Spesso buono oltre”: Cibi commestibili dopo la scadenza
Sapevi che in Europa il 10% degli sprechi alimentari è causato da una scorretta interpretazione delle date di scadenza? Per contrastare questo problema e ridurre gli sprechi, la Commissione Europea ha proposto una revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti, introducendo l’etichetta “Spesso buono oltre”. Questa nuova indicazione alimentare mira a fornire maggiore chiarezza sulla durata di conservazione dei prodotti commestibili anche dopo il termine minimo indicato. È importante però fare affidamento sui propri sensi per valutare la freschezza degli alimenti.
Il termine minimo di conservazione, accompagnato dalla dicitura “da consumare preferibilmente entro”, indica la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue caratteristiche specifiche, sempre che vengano rispettate le corrette condizioni di conservazione. Consumare il prodotto dopo tale data potrebbe comportare una leggera perdita di gusto, consistenza o fragranza, ma rimane comunque sicuro da mangiare. Diversamente, la scadenza indica una data definitiva oltre la quale il prodotto potrebbe presentare alterazioni e diventare pericoloso per la salute. Questa distinzione è particolarmente applicata a prodotti secchi, in scatola, surgelati, bevande, conserve e confetture.