Pericolo Tumore, quando vanno asportati i nei: l’Intervento é veloce
I nei, se non curati, possono risultare maligni. Ecco come riconoscere le formazioni di natura benigna da quelle maligne.
I nei sono delle formazioni pigmentate sulla pelle, la maggior parte delle quali sono di natura benigna. Possono essere presenti fin dalla nascita o possono comparire nel corso della vita. Ma, in alcuni casi, un neo può diventare un pericolo, quando ha determinate caratteristiche preoccupanti che richiedono un’attenzione particolare e potrebbe essere necessaria la sua rimozione.
Come riconoscere un neo pericoloso
Un neo può diventare un tumore: ci sono dei segnali, infatti, che preannunciano che qualcosa non va nel verso giusto. Questi segnali includono: l’asimmetria, ovvero quando il neo assume una forma irregolare o una distribuzione del colore non uniforme. In secondo luogo, il contorno del neo è irregolare, sfumato e non definito. Ci sono repentine variazioni nel colore: ha nuance di marrone, nero, rosso o addirittura bianco. Cresce rapidamente oppure possiede un diametro superiore a 6 millimetri. Può provocare dolore, prurito, sanguinamento. Ovviamente, qualora dovesse esserci anche e solo una di queste variazioni, consigliamo fortemente di contattare il medico che valuterà la situazione, decidendo se sia il caso di operare o meno.
La valutazione dell’aspetto di un nevo e delle eventuali modifiche richiede l’opinione di un dermatologo. Questo specialista, attraverso una semplice visita o utilizzando un esame dermatoscopico in primis e l’esame istologico in secundis, può ingrandire l’immagine del neo, analizzarne attentamente le caratteristiche, scattare fotografie e monitorarne l’evoluzione nel tempo. In base a queste valutazioni, il dermatologo può stabilire se è necessario rimuovere il neo.
La rimozione chirurgica
La rimozione chirurgica delle lesioni nevi viene regolarmente eseguita in regime ambulatoriale. Tutte le analisi microscopiche vengono effettuate nel nostro servizio di Anatomia Patologica, seguendo i criteri stabiliti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Nel caso in cui l’esame istologico rilevi una trasformazione del nevo in melanoma, il paziente sarà indirizzato verso Centri di Alta Specializzazione per una valutazione più approfondita della malattia e l’eventuale necessità di terapie complementari. Il medico supporterà il paziente dalla fase iniziale della diagnosi fino alla dimissione post-operatoria e ai controlli successivi, per tutte le patologie di interesse chirurgico.