Federica Pellegrini, fonte di ispirazione di generazioni, oggi è alle prese con la promozione del suo primo libro intitolato Oro. Un viaggio della sua vita professionale e privata, tra vittorie, sconfitte e malattia.
Modello di determinazione, nel mondo sportivo e nella vita, Federica Pellegrini è una ex nuotatrice italiana, specialista dello stile libero. Nel corso della sua vita, Federica, soprannominata La Divina, ha partecipato a cinque Olimpiadi. La prima vinta nel 2004 ad Atene quando era solo una sedicenne. La carriera della Pellegrini è stata caratterizzata da numerosi successi e record. Ha vinto diverse medaglie d’oro ai Campionati del Mondo e agli Europei, dimostrando una grande costanza e dominio nella sua disciplina. Moglie di Matteo Giunta dal 2022, l’ex campionessa si racconta oggi attraverso il suo primo libro.
Il romanzo affronta una tematica estremamente delicata, nota a chi, purtroppo, pratica sport a livello agonistico: la bulimia. La problematica è sorta subito dopo le Olimpiadi di Atene nel 2004. Nel 2005, Federica, nonostante numerose vittorie, ha iniziato a nutrire questa insoddisfazione. Ai Mondiali di Montreal, in Canada, la 17 enne si qualificò seconda, ma nonostante l’ottimo risultato, la Pellegrini ricorda quella competizione con dolore, affermando: “Questa medaglia è da scartare. Non ho ancora capito perché la finale sia andata così male. Non riesco a trovare spiegazioni per un tempo così deludente”.
Da lì in poi, il decollo dei primi disturbi alimentari: “La sera, dopo aver mangiato tutto ciò che potevo durante il giorno, vomitavo. Lo facevo in modo assolutamente sistematico, ogni sera prima di andare a dormire.” La sportiva ha raccontato come quel senso di colpa prendeva il sopravvento. Quando vomitava, era come se fosse una purificazione della sua coscienza.” La veneta ha raccontato come, all’epoca, non credeva si trattasse della bulimia: per lei, infatti, la bulimia era la soluzione. Un modo per mangiare tutto senza sacrifici.
A soli 17 anni, Federica Pellegrini si è trovata catapultata in un mondo forse più grande di lei, e questa situazione ha avuto un forte impatto sulle sue scelte, persino nella sua vita privata. Ha ammesso: “A 17 anni tutto è crollato e il mio corpo è diventato pubblico.” Gli atleti vogliono raggiungere la potenza attraverso il proprio corpo, una forza muscolare forte e proporzioni fuori dalla normalità. Anche Federica, ad esempio, non aveva mai accettato le sue larghe spalle, troppo grandi per i suoi canoni, fonte di imbarazzo in cerimonie eleganti e femminili. Con il tempo, la campionessa ha imparato ad accettarsi, tra traumi e sacrifici, comprendendo che non ci sia vittoria più bella di amare se stessi.
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