Il tonno in scatola può essere un rapido salvacena ma in certi casi può rappresentare un pericolo per la salute. Evita la sindrome sgombroide.
Tutti abbiamo nella nostra dispensa tante scatolette di tonno: l’alimento, infatti, può essere consumato entro un lasso temporale di un lustro. Le scatolette possono essere consumate sia a crudo sia in cottura, con un sughetto con pomodori freschi e capperi. A differenza del tonno fresco, il tonno in scatola non richiede molto tempo per la preparazione, rendendolo una scelta preferita quando si dispone di poco tempo per preparare un pasto o una cena.
Al supermercato si possono acquistare diverse tipologie di tonno: al naturale, in vetro e conservato nell’olio. Le proprietà nutrizionali vengono mantenute in tutte tre le tipologie. Ciò che cambia è il metodo di conservazione del tonno nelle lattine per diversi anni. Alcuni nutrizionisti suggeriscono fortemente di acquistare il tonno in barattolo di vetro, poiché, a differenza degli altri due, consente di vedere immediatamente la tipologia di tonno, il contenuto all’interno, il colore del pesce, la qualità e la presenza di eventuali scarti.
Dunque, la curiosità è alle stelle e la risposta è molto semplice. Al supermercato bisogna assolutamente evitare tutte quelle marche che non indicano l’origine e il metodo di cattura del tonno sull’etichetta. In particolare, è fondamentale non comprare il tonno con tonalità verdognola o, peggio ancora, grigio scuro, tendente al nero. Quindi, consigliamo di preferire il tonno conservato in barattoli di vetro, perché è possibile valutarne il colore prima dell’acquisto. Evita anche il tonno che ha al suo interno conservanti, additivi e sale.
Assumere tonno in scatola non è dannoso per la salute: se si opta per tonno di qualità, si possono ottenere principalmente gli stessi benefici salutari del tonno fresco. Anche quello in scatola contiene gli omega-3, acidi grassi benefici per il cuore e la memoria. Ma dobbiamo sempre ricordare che non tutto il tonno in scatola fa bene al nostro organismo. La presenza di tonno scadente potrebbe seriamente compromettere la nostra salute, causando un’eventuale intossicazione chiamata sindrome sgombroidi.
La sintomatologia include mal di testa, occhi arrossati, bruciore alla bocca, orticaria, vomito, nausea, diarrea e crampi addominali. Questo tipo di reazione è spesso causato dal tonno deteriorato e riconoscibile per il suo odore sgradevole, colore grigiastro o talvolta verdastro e persino la presenza di muffa. Basterà evitare questa intossicazione acquistando consapevolmente leggendo bene l’etichetta prima.
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