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Bruciore di stomaco: alimenti consigliati e cosa fare

Il bruciore di stomaco di solito scoppia dopo i pasti e provoca sintomi come nausea e dolori sparsi. Al di là di quella che può essere la causa, pare che comunque l’alimentazione sia di fondamenrale importanza. Viene infatti catalogata come strumento di prevenzione e cura. Vanno pertanto seguiti dei facili consigli, nonchè pratici, affinché si possa seguire una dieta che eviti di ammalarsi di gastrite.

La questione dei carboidrati

I carboidrati, ovvero gli zuccheri a lunga catena, sono la fonte nutritiva di alimenti come cereali, pasta, patate e legumi. Di norma si tratta di cibi facilmente digeribili in assoluto, in quanto si assimilano e trasformano facilmente durante la digestione. Ragion per cui il consiglio è di utilizzare sempre la più importante fonte di energia, sia che si tratti di soggetti sani, sia invece per chi è affetto da patologie gastroenteriche acute o croniche, bruciore di stomaco compreso.

Onde evitare poi di esser soggetti ad acidità di stomaco e sensazione di pesantezza dopo i pasti, attenzione ai condimenti. Il riferimento va a ciò che usiamo per insaporire pasta, riso, patate, tutti gli intingoli e i sughi troppo grassi. Sarebbero meglio quindi da evitare condimenti come burro, lardo, pancetta o formaggi fondenti, piccanti o troppo speziati. E ancora, no a pomodori, peperoni o altre verdure che provocano la produzione di succhi gastrici. Si tratta di componenti troppo spesso indigeste che, se consumate in porzioni abbondanti, provocano bruciore.

I prodotti da forno secchi, invece, di norma sono considerati leggeri, purché poveri di grassi. E soprattutto a patto che non siano dolci o troppo salati. I prodotti industriali sono da evitare se eccedono in zuccheri semplici o se eccedono in sale. Inoltre essi contengono molti additivi ed edulcoranti chimici che stimolano l’insorgenza della gastrite.

Frutta e verdura: qualcosa sì e qualcosa no

Tra i frutti, i medici dicono sì alle mele, alcaline per natura, che eliminano l’acidità nello stomaco soprattutto se mangiate ogni giorno.

Tra la frutta da non mangiare c’è il limone insieme agli agrumi (in quanto hanno il loro naturale grado di acidità). Essi infatti tendono ad irritare la mucosa gastrica e causare acidità di stomaco. Se proprio non si riesce a fare a meno delle arance, meglio mangiarle dolce e mai stomaco vuoto. Al contempo non dovendo mai accompagnare alimenti pesanti, caffè, bibite gassate o alcolici.

Mangiare la frutta fresca fa bene. E un’idea potrebbe essere anche quella di assumerla sotto forma di succo o frullato. Questo trucco aiuta infatti ad evitare problemi alla digestione. Di converso sono da mettere al bando tutti i succhi di frutta industriali, sconsigliabili a causa della presenza di acidificanti, conservanti e zuccheri aggiunti.

Si possono assumere le verdure anche come frullato. La qual cosa tende ad agevolarne la digeribilità. Inoltre bisogna fare attenzione alle varietà più assunte. Alcuni cibi come cavoli, verze, broccoli, rape, pomodori e peperoni possono provocare sensazione di acidità anche se frullati. Inoltre, meglio evitare le verdure acide fermentate (come i crauti), quelle sottaceto o in salamoia e le mostarde piccanti.

Cosa bere

Per quanto concerne ciò che andiamo a bere, cosa dobbiamo assumere se ci pesano la gastrite o il bruciore di stomaco?

Di solito, acqua naturale e a temperatura ambiente a volontà (dal momento che tutte le bevande gassate contribuiscono alla sensazione di bruciore). Sì poi, anche a tisane e infusi non zuccherati, meglio se all’essenza di finocchio, che è un buon digestivo. Stesso discorso per la camomilla, malva o tiglio. Si tratta di intrugli ad alta concentrazione lenitiva per la mucosa gastrica. Essi inoltre agevolano ansia e stress, essendo rimedi naturali che non solo quindi aiutano l’apparato digerente ma inficiano pure sulla salute mentale.