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Cancro al fegato inguaribile: uomo viene operato e salvato dai medici

Un uomo è stato operato presso l’ospedale di Padova per un cancro al fegato inguaribile che sembrava inizialmente inoperabile. Il quarantasettenne è stato sottoposto a doppio trapianto. I medici, sotto la direzione del professor Umberto Cillo, hanno messo a punto una tecnica chiamata RAPID. Quest’ultima infatti interviene celermente sulla rigenerazione del fegato trapiantato.

Le condizioni critiche e l’operazione d’urgenza

L’uomo operato di cancro al fegato versava davvero in condizioni critiche. Dalle continue visite specialistiche era emerso che il suo fegato fosse inoperabile. Questo perché le metastasi si erano diramate da un cancro al colon-retto, e si erano radicate sopra il tessuto epatico. La sola via di scampo per lui era una donazione dell’organo, che ha spinto l’Equipe medica ad optare per un trapianto rivoluzionario.

Come prima cosa i medici hanno percorso tutto l’addome del paziente al fine di capire se le metastasi fossero scoppiate in altre parti del corpo. A questo punto sono intervenuti i chirurgi che hanno rimosso il 20 percento di fegato (il lobo sinistro) da un familiare del quarantasettenne. Il tutto per sostituirlo a quella parte del fegato malato dell’uomo. I medici hanno collegato i vasi fondamentali al fegato trapiantato per permettere che lo stesso si rigenerasse e non rigettasse la nuova parte dell’organo.

Dopo il secondo intervento: uomo fuori pericolo?

Dopo esser stato 16 ore sotto i ferri, una TAC ha mostrato che l’operazione fosse andata a buon fine. Pare che stesse avvenendo la crescita del fegato trapiantato. Motivo per cui i medici hanno deciso di sottoporre il paziente alla seconda parte dell’operazione, a 17 giorni di distanza.

Usando quindi una video laparoscopia, una tecnica chirurgica mini-invasiva durata 6 ore, i medici hanno rimosso del tutto il fegato malato eliminando così tutte le metastasi e lasciandogli solo il nuovo organo trapiantato. Ad oggi l’uomo è stato dimesso. Può condurre senza freni la vita di tutti i giorni, purché si sottoponga a costanti controlli. Poiché la RAPID prevede il trapianto di un piccolo frammento di fegato da donatore vivente, si spera che questa possa divenire la tecnica per antonomasia, in sostituzione al classico trapianto.