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Contraccettivi ormonali, attenzione al pericolo della depressione

In pochi lo sanno, eppure la notizia che riguarda i contraccettivi ormonali sta facendo il giro del mondo. Infatti, questi prodotti farmaceutici si caratterizzano per poter avere, in alcuni casi, anche un potenziale effetto collaterale depressivo, favorendo lo sviluppo, nei casi più gravi, di comportamenti di natura suicida.

È quanto è stato comunicato da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, meglio conosciuta con la sigla AIFA, che ha diffuso una nota a tutti i medici italiani. Al suo interno, è stato messo in chiara evidenza come siano state aggiornate le informazioni che riguardano i contraccettivi ormonali, soprattutto in seguito agli ultimi studi effettuati in riferimento a tale tematica.

L’avvertenza dell’Agenzia italiana del farmaco relativa all’uso dei contraccettivi ormonali

L’Agenzia italiana del farmaco ha svelato come, dopo un’attenta e approfondita analisi che ha avuto ad oggetto la sicurezza dei pazienti, che è stata svolta in Europa, sia effettivo un vero e proprio pericolo di comportamento suicida legato a sintomi depressivi, che possono insorgere più facilmente in tutti quei pazienti che fanno uso dei contraccettivi ormonali.

Al giorno d’oggi, tale tipo di contraccettivo è particolarmente diffuso, anche in virtù del fatto che la tecnologia, sotto forma di app, spesso permette di gestire l’assunzione della pillola tramite un apposito calendario. L’evoluzione tecnologica, tra le altre cose, ha rivoluzionato un gran numero di settori, come ad esempio pure quello del gioco d’azzardo. Giusto per fare un esempio, tramite il proprio smartphone c’è la possibilità di accedere in modo facile e pratico a tante piattaforme che permettono di divertirsi giocando con la roulette gratis.

Tra i più importanti e conosciuti effetti indesiderati legati all’utilizzo dei contraccettivi ormonali troviamo sicuramente un umore depresso e una serie di sintomi che sono correlati con la depressione. È chiaro che si tratta di un rischio per tante persone che hanno già una predisposizione nei confronti di tale patologia e nella loro vita hanno già manifestato tali sintomi in più di un’occasione per le più svariate ragioni.

L’effetto depressivo che può scaturire dall’utilizzo costante di contraccettivi ormonali è chiaramente un pericolo molto grave. Infatti, è uno dei principali fattori di rischio per quanto concerne lo sviluppo di un comportamento suicida oppure un comportamento estremamente pericoloso, tramite il quale il paziente possa comunque arrivare a farsi del male in maniera grave da solo.

Ebbene, tutte quelle pazienti che stanno seguendo una terapia a base di contraccettivi ormonali, quindi, devono essere necessariamente informate da parte del proprio medico di tale situazione. Qualora avessero notato degli importanti sbalzi di umore seguenti all’assunzione dei contraccettivi in questione, il consiglio migliore da seguire è quello di contattare subito il proprio medico.

A maggior ragione, il medico deve essere contattato nel caso in cui le pazienti inizino a manifestare dei sintomi correlati con un fenomeno depressivo. Anche se tali sintomi insorgono poco dopo l’avvio del trattamento, è bene sospenderlo con effetto immediato e rendere nota la situazione al proprio medico curante.

È bene mettere in evidenza come l’Agenzia italiana del farmaco abbia diffuso questa comunicazione e avvertenza in merito a ogni tipologia di contraccettivo ormonale che è stato lanciato sul mercato. Di conseguenza, non ci sono dei tipi che esulano da tale comunicazione.

Anzi, tutti quei contraccettivi ormonali che si possono tranquillamente reperire in farmacia sono oggetto di tale avvertenza. Quindi, nel caso in cui stiate seguendo una terapia con la pillola, oppure basata sul cerotto o, ancora, legata all’uso della spirale, dell’anello vaginale piuttosto che dell’impianto per uso sottocutaneo, la cosa migliore da fare è quella di discuterne a quattrocchi subito con il proprio medico, che poi valuterà con calma e attenzione il da farsi, avendo un quadro della situazione più completo legato alla storia clinica del paziente.