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Correre ci difende dall’Alzheimer

Correre non fa bene solo al cuore, ma anche al cervello. Le ultime ricerche parlano chiaro: chi svolge regolarmente attività fisica (almeno più di di tre chilometri al giorno) ha il 40% in meno di sviluppare malattia normalmente associate all’età, come ad esempio l’Alzheimer o la demenza senile.

‹‹Un’attività aerobica di intensità moderata – spiega Linda Clare, docente di Clinical psychology of ageing and dementia all’università di Exeter University – come, ad esempio, il footing o andare in bicicletta, può produrre cambiamenti nella struttura del cervello››. Andare a corre dunque aumenterebbe le nostre riserve cognitive. ‹‹Abbiamo osservato – continua l’esperta – il rapporto positivo fra fitness cardio-respiratorio e flusso sanguigno. Le persone pigre avevano un cervello di dimensioni ridotte››.

Non è la prima volta che si associa il footing alla netta diminuzione delle malattie legate al cervello. Una ricerca di qualche tempo fa aveva seguito per 5 anni 4.615 anziani canadesi in buona salute, mostrando il valore protettivo dell’attività fisica regolare. E solo qualche anno dopo l’Honolulu-Asia Aging Study, ha monitorato per più di dieci anni migliaia di anziani residenti alle Hawaii arrivando allo stesso risultato.

Un motivo in più, dunque, per non abbandonarsi al comodo divano: indossare le scarpetta da ginnastica – per quanto possa essere molto faticoso – può essere un ottimo rimedio per invecchiare bene.

Brunello Colli