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Integratori: guida base per assumerli con consapevolezza

Sentiamo parlare di integratori alimentari ogni giorno. Quanto ne sappiamo davvero sulle loro caratteristiche? In molti casi poco. Si tratta di un gap informativo da risolvere, dal momento che approcciarsi agli integratori è cruciale per evitare squilibri alimentari.

Nelle prossime righe, abbiamo cercato di condensare alcune specifiche fondamentali su questi prodotti.

Cosa sono gli integratori alimentari

Quando si citano i migliori integratori alimentari, si inquadrano prodotti che non hanno peculiarità mediche e che permettono di integrare nutrienti dei quali in un determinato momento della propria vita si è carenti.

Proseguendo con le cose che bisogna sapere quando si discute di integratori alimentari, è il caso di soffermarsi sulle normative a cui devono fare riferimento sia le aziende che li producono, sia i consumatori.

Il principale testo da considerare è il Decreto Legislativo n°169 del 21 maggio 2004. Molto importante è soprattutto l’articolo 2, che specifica che gli integratori alimentari sono prodotti alimentari il cui scopo è quello di integrare la comune dieta. Si tratta, infatti, di fonti concentrate di sostanze nutritive come le vitamine, i minerali e gli acidi grassi essenziali.

Molto importante è anche soffermarsi su tutto quello che riguarda l’etichettatura degli integratori. In questo caso, il punto di riferimento è un decreto legislativo del 1992, che ha adeguato il nostro Paese alle linee guida delle direttive europee 89/395-396/CEE.

Il decreto in questione è stato successivamente modificato con diverse circolare. Quali sono le sue caratteristiche principali? La principale riguarda la necessità di apporre sull’etichetta del prodotto la dicitura “integratore alimentare”. Inoltre, è fondamentale che nell’etichetta non si parli in alcun modo di proprietà mediche del prodotto.

Proseguendo con l’elenco degli obblighi che devono seguire le aziende che producono integratori, ricordiamo il fatto di riportare sulla confezione tutte le sostanze che caratterizzano la composizione. Inoltre, è necessario specificare la dose giornaliera raccomandata.

Quando assumere gli integratori e principali tipologie

Tra le domande che si rincorrono in merito agli integratori ci sono anche le domande su quando è meglio assumerli. Sono diverse le esigenze da considerare. Nel caso delle carenze di vitamine, ci si può per esempio orientare verso gli integratori multivitaminici. Questi prodotti, che si possono acquistare senza ricetta in farmacia, possono rivelarsi congeniali quando, per esempio, si ha a che fare con problemi di malassorbimento.

Un’altra situazione in cui si può ricorrere agli integratori multivitaminici è quella di chi segue diete restrittive. In alcuni frangenti, medici specializzati, coadiuvati da nutrizionisti, possono prescrivere integratori di questo tipo a pazienti che soffrono di disturbi alimentari.

Tra le altre tipologie di integratori, è possibile citare quelli caratterizzati dalla presenza di minerali. Anche in questo caso si può parlare di situazioni specifiche in cui la loro assunzione può rivelarsi utile. In questo novero, ricordiamo le circostanze che riguardano i pazienti che, per via della somministrazione di determinati farmaci, tendono ad avere a che fare con un’eccessiva espulsione di diuresi.

Degna di nota è anche l’esistenza di integratori a base proteica o di prodotti che permettono di ottimizzare l’apporto di aminoacidi. Cosa si può dire in questi casi? Che si tratta di prodotti consigliati nei casi in cui, per motivi di scelte alimentari (p.e. la dieta vegetariana), non si assumono sufficienti proteine dal cibo. Gli integratori alimentari a prevalenza proteica vengono raccomandati anche agli sportivi, con ovvie linee guida da seguire pedissequamente per evitare di avere problemi con i controlli anti doping.

Concludiamo facendo riferimento agli integratori a base di calcio, vitamina D e vitamina K, raccomandati soprattutto a chi, per motivi di età o di particolare fragilità scheletrica, vede la propria struttura ossea a rischio di fratture.