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La solitudine? Una rovina per la nostra salute

Grazie a straordinarie nuove tecnologie e all’uso diffuso dei social media, siamo più “connessi” che mai. Eppure, per quanto i rapporti digitali siano tanti, la sensazione di solitudine è insita in noi.

“Epidemia” di solitudine?

Il numero di persone che si sentono soli, isolati o distanti dagli altri ha raggiunto livelli epidemici in molte parti del mondo. In Giappone, per esempio, circa mezzo milione (noto come hikikomori) di persone è abituato a chiudersi per mesi e mesi interi in casa, causa la tecnologia e i videogames.

Nel Regno Unito, quattro cittadini su dieci riportano sentimenti di solitudine cronica e profonda, spingendo la creazione di una nuova posizione a livello di governo (il ministro della solitudine) per combattere il problema.

Mentre questa “epidemia” di solitudine è sempre più riconosciuta come un problema sociale, ciò che sarebbe meno noto è quanto essa possa essere determinante e nociva per la salute.

Secondo alcuni studi, sentirsi soli abbrevia la vita di 15 anni, un po’ come avviene per l’obesità o per il fumo di 15 sigarette al giorno. Uno studio recente ha messo in evidenza una sorprendente associazione tra la solitudine e il rischio di mortalità da cancro. È stato cioè messo in risalto il ruolo svolto dalla solitudine nel decorso del cancro, inclusa la reattività ai trattamenti.

Quanto sentirsi soli incide sulla nostra salute

Gli scienziati hanno dimostrato che le sensazioni di solitudine innescano il rilascio di ormoni dello stress che a loro volta sono associati a una pressione sanguigna più alta. Essi sono collegati altresì ad una ridotta resistenza alle infezioni e ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e cancro. Ci sono anche prove che questo percepito senso di isolamento sociale acceleri il declino cognitivo e funzionale e possa fungere da segno preclinico per il morbo di Alzheimer.

È stato a lungo riconosciuto che il sostegno sociale, attraverso la disponibilità di cibo nutriente, alloggi sicuri e opportunità di lavoro, influenza positivamente la salute mentale e fisica. Gli studi hanno ripetutamente dimostrato che i soggetti con meno connessioni sociali hanno i più alti tassi di mortalità, evidenziando che l’isolamento sociale può minacciare la salute attraverso la mancanza di accesso all’assistenza clinica, ai servizi sociali o al supporto necessario.

Tuttavia, come il senso soggettivo della solitudine (vissuto da molti anche se circondato da altri) sia una minaccia per la salute, può essere meno intuitivo. È importante riconoscere che i sentimenti di coesione sociale, fiducia reciproca e rispetto, all’interno della propria comunità e tra i diversi settori della società, sono tutti elementi fondamentali per il nostro benessere.