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L’inquinamento nuoce alla salute dei bambini: lo dice la scienza

Un nuovo importante studio pubblicato su The Lancet Planetary Health ha messo in evidenza una terribile piaga sociale. Ovvero l’ impatto che l’inquinamento ha sui bambini.

La ricerca ha rilevato che ogni anno si verificano 4 milioni di nuovi casi di asma pediatrico a causa dell’esposizione a particelle fini e biossido di azoto (NO 2). Tutti provenienti dai fumi del traffico, che possono viaggiare all’interno delle vie respiratorie e causare seri problemi di salute.

L’asma colpisce oltre 339 milioni di persone in tutto il mondo. È una condizione grave e cronica che riduce la qualità della vita dei bambini, costringendo molti a visite regolari al pronto soccorso. Inoltre impedisce loro di fare le cose che qualsiasi bambino dovrebbe essere in grado di fare, tra cui giocare, correre o uscire.

La vulnerabilità dei bambini

Mentre crescono, i bambini sono particolarmente vulnerabili alle tossine esterne contenute nell’inquinamento atmosferico. Diversi studi hanno dimostrato che esiste un legame particolarmente forte tra l’esposizione all’NO 2 e l’aumento dell’incidenza dell’asma. La minaccia è globale: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), oltre il 90% degli 1,8 miliardi di bambini nel mondo è esposto a inquinanti atmosferici tossici su base giornaliera.

Gli esperti sperano che lo studio incoraggi le città a intraprendere maggiori sforzi per ridurre l’inquinamento del traffico. Sostituire le flotte di autobus, fornire un migliore trasporto pubblico. Ma anche, accelerare la fornitura di strutture per veicoli elettrici, incentivare i veicoli elettrici, si può fare praticamente molto per aiutare la diminuzione dell’inquinamento.

La lotta delle Nazioni Unite

Le emissioni di traffico dovrebbero essere un obiettivo per le strategie di mitigazione dell’esposizione.

Il biossido di azoto è prodotto principalmente da veicoli diesel, che sono già soggetti a divieti o restrizioni in molte città. Il sindaco di Londra Sadiq Khan, ad esempio, ha recentemente implementato una zona a bassissima emissione che addebita ai conducenti di veicoli diesel circa 12 sterline al giorno per guidare nel centro della città.

Londra non è l’unica città che cerca di ottenere veicoli particolarmente inquinanti dalle sue strade. Il sindaco della città di Parigi, Anne Hidalgo, ha fatto dell’inquinamento stradale un elemento centrale del suo mandato. Ha vietato a tutti i veicoli diesel immatricolati prima del 2001 di entrare in città e prevede di metterli fuori legge nel 2024.

Nel frattempo, le Nazioni Unite hanno fatto della lotta all’inquinamento atmosferico ambientale una priorità come parte del suo obiettivo di sviluppo sostenibile di rendere le città “inclusive, sicure, resilienti e sostenibili”.

L’inquinamento atmosferico non riconosce i confini e migliora la qualità dell’aria chiede un’azione governativa sostenuta e coordinata a tutti i livelli.