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Mangiare male uccide più del fumo: lo studio dell’Università di Washington

Una nuova, importante, scoperta che potrebbe rivoluzionare il rapporto tra gli esseri umani e il cibo. Se è vero che già prima dello studio condotto era intuibile il fatto che mangiare male portasse a conseguenze negative, adesso il dato è chiaro: mangiare male uccide più del fumo e ogni anno un quinto dei decessi deriva da una dieta scarsa di qualità. La ricerca è stata condotta da Ihme dell’Università di Washington.

Lo studio: l’analisi sugli effetti della dieta sulla salute

Lo studio condotto dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) dell’Università di Washington è stato definito come, probabilmente, la più grande analisi sugli effetti della dieta sulla salute che sia mai stata realizzata. Lo studio ha preso in analisi dati statistici raccolti nel 2017, evidenziando una tendenza che poteva sembrare soltanto lontanamente immaginabile.

Nel 2017, infatti, i casi di decesso per una dieta di scarsa qualità sono stati 10,9 milioni, contro i 10,4 legati all’ipertensione e gli 8 derivati da un consumo di tabacco. Tra le morti avvenute per il “mangiar male”, la prima causa registrata è stata quella di malattie cardiovascolari (9,5 milioni di decessi), seguita da diabete e tumori (900mila morti).

Mangiare male uccide più del fumo: quali diete sono letali per gli esseri umani

Lo studio non si è fermato ad evidenziare soltanto quali siano state le tendenze nei decessi del 2017, ma anche il rapporto tra questi stessi e le diete di scarsa qualità. Prescindendo dal solo fattore dell’obesità, lo studio dell’Ihme ha evidenziato che quattro sono le diete che hanno maggiormente portato alla morte:

  • Quantità troppo alte di sale (che hanno provocato 3 milioni di morti);
  • Quantità troppo basse di cereali integrali (tre milioni di morti);
  • Quantità troppo basse di frutta (due milioni di morti);
  • Consumo esiguo di omega 3, noci, semi, verdure e fibre.