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Nervo sciatico: cause e come curare l’infiammazione

L’infiammazione del nervo sciatico comporta un malessere dolorante all’altezza lombare della scienza. Una simile problematica può impedire che vengano svolte le comuni azioni quotidiane. Questo in virtù del fatto che spesso i dolori possono giungere sino a glutei, gambe e piedi.

Nervo sciatico: quando si infiamma

Il nervo sciatico e la sua infiammazione rappresentano un problema molto comune a tante persone. Per cui spesso ci si domanda come mai tende spesso a creare fastidio.

Seconda la scienza e la stragrande maggioranza della comunità medica, l’infiammazione alla “sciatica” è causata, in particolar modo, dalla presenza di un’ernia nel disco vertebrale. Quando questo disco si rompe, si danneggia e/o la sua condizione degenera, si può provocare uno spostamento delle vertebre che tende a provocare danni ai nervi vicini, in particolare il nervo sciatico.

Altre cause legate alla schiena

Spesso e volentieri questo problema viene causato da tutto ciò che concerne la schiena. Ad esempio, una causa comune viene considerata la sindrome del piriforme, ovvero un disturbo neuromuscolare che si manifesta quando il muscolo piriforme, situato nel gluteo, va a comprimere il nervo sciatico.

Altri motivi di infiammazione alla sciatica sono:

  • avanzare dell’età;
  • obesità;
  • diabete;
  • osteoporosi;
  • sforzi lavorativi che compromettono la salute della schiena;
  • traumi ai glutei e alle cosce.

La sintomatologia

Per quel che concerne l’aspetto sintomatologico, sono molti i dolori che si possono presentare a seguito dell’infiammazione. È bene dunque elencarli precisamente, onde evitare di commettere l’errore di confondere un qualsiasi fastidio alla gamba con una sciatica. Non a caso, i più comuni sintomi dell’infiammazione sciatica sono:

  • dolore che parte dalla zona bassa della schiena e si ramifica lungo il gluteo e la coscia;
  • continuo formicolio delle dita dei piedi o sotto la pianta;
  • intorpidimento della gamba, del piede e della coscia;
  • difficoltà di movimento provocata da una carenza di forza muscolare.

Di solito per capire se i malanni subiti da un paziente possano essere riconducibili all’infiammazione in oggetto si ricorre al test di sensibilizzazione della gamba. Si tratta di una manovra, effettuata da specialisti in posturologia, tra cui osteopati e fisioterapisti, atta ad effettuare un controllo sulla eventuale presenza di una sciatalgia. Il paziente, in posizione supina e con gambe allungate, deve flettere la coscia in direzione del bacino al fine di determinare la presenza di stiramenti.

Come curare l’infiammazione

Quando si soffre di nervo sciatico infiammato, immediato deve essere il riferimento ad uno specialista, il quale tenderà a curarlo, attraverso dei rimedi utili ed efficaci.

Se siamo già al pinto in cui il dolore è lancinante, tanto addirittura da provocare una impossibilità di movimento, il primo consiglio è quello di stare a letto. Si tratta infatti della soluzione migliore, per far sì che non si vada incontro ad altre possibili irritazioni del nervo.

Dopo essersi consultato con il proprio medico di fiducia, il paziente saprà come comportarsi. Sicuramente potrebbe essere utile cominciare, sin da subito, una terapia a base di antinfiammatori e miorilassanti. È del tutto sconsigliato invece sottoporsi a massaggi fisioterapici, osteopatici o massaggi olistici. Questo in quanto si potrebbe intensificare il dolore.

Se il fastidio persiste e l’infiammazione tende ad essere cronica, lo specialista (dunque ortopedico) potrebbe consigliare una terapia a base di tecarterapia, il laser e l’ipertermia. Ovviamente è bene rivolgersi sempre a personale altamente qualificato, in grado di toccare i punti giusti e senza arrecare ulteriori danni.

La durata dell’infiammazione

Infine, circa la durata di questa fastidiosa infiammazione, essa può variare. Ci sono casi meno gravi, che possono vedere svanire il dolore entro 2 o al massimo 3 giorni.

Viceversa ci sono situazioni in cui può durare anche parecchie settimane. Le forme acute più gravi, invece, persistono addirittura nel corso degli anni. Per questo è importante riuscire ad intervenire in tempo, durante la fase acuta, seguendo le terapie e i consigli del proprio specialista.