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Nuova variante del coronavirus: cosa sappiamo

Gli scienziati sono in allarme per il fatto che sarebbe apparsa una nuova variante del coronavirus. Si tratterebbe di una mutazione che già dal mese di febbraio era stata riscontrata in Europa. Le mutazioni dei virus sconosciuti all’uomo sono sempre difficili da gestire, perché ci si ritrova di fronte a delle varianti molto specifiche. Infatti per esempio la nuova mutazione ha reso il coronavirus molto più contagioso. Nel Regno Unito è stata scoperta una nuova variante e anche in Sudafrica arriva una nuova versione del Covid 19.

Perché l’epidemia delle ultime settimane è stata più incidente

Gli esperti spiegano che il coronavirus ha cambiato uno dei 30.000 nucleotidi, dei vari “mattoncini” che lo compongono. È stata così la variante che è stata soprannominata D614G. Non si tratta affatto di una coincidenza con il dato che ha fatto diventare l’epidemia più severa rispetto a quella della scorsa primavera, avanzando anche il numero dei contagi.

Infatti dagli studi compiuti in laboratorio è stato visto che il virus mutato riesce a replicarsi molto più velocemente e in maniera più massificante rispetto al virus originario.

Le preoccupazioni legate alla variante inglese del coronavirus

I ricercatori in maniera particolare sono preoccupati sulle caratteristiche che ha la variante individuata nel Regno Unito. Infatti hanno osservato in laboratorio che il nuovo ceppo è riuscito ad apportare un numero molto grande di cambiamenti genetici, soprattutto quelli che riguardano la proteina Spike.

Non è ancora detto, perché ci sono delle ricerche da effettuare a questo proposito. Ma tutti questi cambiamenti potrebbero incidere sugli effetti diretti dei vaccini? È questa la domanda che ad oggi in molti si pongono.