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Quali sono i sintomi della cistite?

Non sempre si riesce ad identificare la causa che provoca la comparsa della cistite, esistono varie forme di infiammazione a carico dell’apparato urinario:

la comune cistite batterica che può arrivare in forma acuta per poi cronicizzarsi nel tempo per inadeguatezza dei metodi o tempismo nel trattamento.

La cistite spesso può essere provocata da virus o funghi, sovente le infiammazioni arrivano trasportate dagli organi limitrofi compromessi.

La forma più rara e difficile da diagnosticare è senza dubbio la cistite interstiziale, meglio nota come sindrome della vescica dolorosa, quest’ultima per essere diagnosticata necessita di un iter di esami tali da escludere tutte le altre forme dà sollievo pensare che è una forma rara dato che al momento non ha una cura specifica.

La cistite: identificare la causa è il primo passo per risolvere il problema


Andiamo a vedere quali sono le sintomatologie derivanti dalla cistite: è importante fare un chiarimento; qualsiasi sia il tipo di aggressione subita dall’apparato urinario, il paziente colpito dalla malattia presenta le stesse problematiche collegabili e identificabili con tutte le forme sopra descritte, i sintomi sono così comuni che per identificare e curare ogni tipo di cistite è necessario indagare in profondità.

Spesso non si riesce a identificare la causa dell’infiammazione semplicemente sottoponendo l’urina al test
dell’urinocoltura, infatti, se i batteri che comunemente sono responsabili della patologia infiammatoria non vengono rilevati nell’indagine, diventa necessario sottoporsi ad esami molto più invasivi.


Sia gli uomini che le donne che soffrono di cistite hanno sintomatologie identiche, che vanno dal bruciore, allo stimolo continuo alla difficoltà di minzione; eppure ogni tipologia di cistite ha una cura mirata che riuscirà ad essere più efficace se si capisce l’origine del male.


Così per prima cosa è necessario escludere: tumore alla vescica, tubercolosi urinaria, infezioni vaginali per malattie sessualmente trasmissibili, endometriosi e problemi legati al ciclo mestruale, cancro della cervice o malfunzionamento della prostata.


A questo punto il medico urologo andrà ad indagare per la diagnosi della cistite interstiziale

sottoponendo il paziente alla cistoscopia in idro-distensione della vescica; questo esame istologico viene eseguito in sedazione locale o totale.


Dopo aver irrorato con soluzione salina la vescica, il medico, utilizzando una sonda, inizierà a fare un’indagine visiva nelle pareti appena lavate della vescica alla ricerca di macchie rosse chiamate ulcere Hunner caratteristiche in questa patologia più rara.


La stessa sonda andrà ad assicurarsi che all’interno della vescica non esitano ostruzioni che impediscano la fuoriuscita dell’urina come calcoli o polipi.


Solo dopo la biopsia di un frammento della parete vescicale il medico sarà in grado di stabilire con più accuratezza la forma di patologia contratta.


Non ci sarà assoluta sicurezza che si tratti di una cistite interstiziale dato che ancora oggi molti aspetti della malattia sono un’incognita.


Infatti se tutte le infiammazioni a carico dell’apparato urinario sono definibili con test diagnostici, la cistite interstiziale è uno delle incognite in ambito urologico. È una malattia infiammatoria cronica che come le altre patologie può arrivare ad essere molto debilitante e dolorosa.

Cistite interstiziale: sintomatologia simile a tutte gli altri tipi di cistite conosciuti


Chi soffre di cistite ha in genere necessità di urinare molto spesso lo stimolo è continuo e il bruciore al basso ventre e tutto l’apparato urinario rende il normale svolgimento di qualsiasi attività una vera e propria impresa


È importante dire che normalmente il ph dell’urina è basico, oppure durante l’arco della giornata subisce variazioni importanti, l’organismo tenta di distruggere ogni tentativo da parte dei batteri di trovare terreno fertile dove insediarsi.


Per questo l’organismo autoproduce il mannosio che alza l’acidità in modo da distruggere i batteri che tentano di popolare la vescica. Quando un patogeno prova ad attaccare e colonizzare l’organo urinario viene spazzato via dall’acidità prodotta dall’organismo come autodifesa contro gli invasori esterni.


Se l’organismo non produce le sostanze acidificanti necessarie è opportuno integrare il

di mannosio zucchero semplice estratto dalla linfa di alberi, quali la betulla e il leccio, in altra concentrazione è possibile trovarne nel mirtillo rosso americano.

Alcuni tipi di cistite specialmente quelle cronicizzate, come quella interstiziale, non rendono possibile avere una normale vita sessuale, sia per le donne che lamentano bruciore al basso ventre e dolore insopportabile durante l’atto che negli uomini che soffrono di questo particolare tipo di cistite il dolore nell’uomo è localizzato tra lo scroto e i testicoli e fino al perineo

Recenti studi hanno dimostrato la possibilità di un collegamento con la cistite interstiziale e la fibromialgia e la sindrome dell’intestino irritabile, pare infatti che queste particolari malattie possano essere collegate.


Altre sintomatologie note a chi soffre di cistite sono: problemi gastrointestinali, varie forme allergiche emicranie, dolori muscolari, sintomi meno frequenti ma riscontrabili soprattutto nei pazienti che soffrono di cistite interstiziale.

La cistite batterica acuta invece da dolore anche molto forte insieme alla necessità di andare sovente in bagno con lo stimolo sempre attivo e mai soddisfatto di urinare. Può dare mal di pancia e dolore localizzato nella fascia dei reni che si presenta anche molto acuto, tanto da costringere a letto chi ne viene colpito.


Spesso questa forma di infezione da febbre, e alcune volte, quando l’infiammazione è molto acuta è possibile vedere nelle urine tracce sangue, nel caso di parla di Cistite emorragica; l’infiammazione in questi casi è così acuta da rompere capillari presenti sotto la mucosa.


Come abbiamo detto ogni tipo di cistite ha una cura specifica che riesce a risolvere o ad alleviare il problema.

La base per migliorare ognuna di queste patologie è una sana alimentazione: sarà necessario evitare cibi troppo piccanti, insaccati, bevande alcoliche, caffè, cioccolata, ma anche agrumi, spezie e pomodori possono aggravare l’infiammazione vanificando ogni tipo di terapia.


Alla base di ogni terapia c’è la necessità di bere molta acqua, fare sport regolarmente, dormire le giuste ore per garantire il riposo quotidiano, cercare di avere una vita per quanto possibile priva di stress.