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Quando il prurito rappresenta un segnale d’allarme?

Il prurito è una delle manifestazioni più comuni che, nella maggior parte dei casi, non deve destare alcuna preoccupazione. In alcune occasioni però può rappresentare il segnale di qualcosa di più serio e per questo è importante riuscire a interpretarlo nel modo giusto.

La sensazione di prurito è da considerare come un sintomo, e non una patologia, che si manifesta in conseguenza a uno stimolo mediatore, come l’istamina, rilasciato in risposta a diversi tipi di stimoli.

Quali sono le cause del prurito?

Nella maggior parte dei casi le cause possono essere piuttosto banali, dall’eccessiva sudorazione alla puntura di un insetto. Possiamo dire quindi che il prurito presenta cause molto diverse tra loro:

  • sistemiche, dovute a condizioni che interessano gli organi, come ad esempio le patologie del fegato, il diabete, l’insufficienza renale;
  • dermatologiche, dalle dermatiti alla secchezza della pelle, dall’orticaria alla psoriasi;
  • farmacologiche, per via di reazioni allergiche o per una diretta liberazione d’istamina;
  • psicogene, dovute a stress, ansia o altre forme di psicosi.

È evidente quindi che le cause vanno da condizioni naturali a situazioni più complesse che richiedono l’intervento di un medico specialista, soprattutto quando si manifesta insieme ad altri sintomi quali:

  • perdita di peso;
  • ittero;
  • fatica intensa e sudorazione profusa;
  • sete eccessiva e aumento della frequenza dello stimolo a urinare.

In questi casi il prurito non è più un evento naturale della pelle ma deve rappresentare un segnale d’allarme.

Il prurito in gravidanza

Nell’ultimo trimestre, il prurito è un sintomo piuttosto comune nelle future mamme e le ragioni sono prevalentemente tre: la colestasi gravidica, l’herpes gestationis e la dermatite polimorfa della gravidanza. Questa condizione interessa circa il 20% delle donne che nella maggior parte dei casi non si riferisce a patologie gravi, seppur risulti essere molto fastidioso.

Patologie associate al prurito

La manifestazione di prurito si possono ricollegare a numerose condizioni, tra le principali troviamo:

  • Allergia da contatto
  • Calcoli cistifellea
  • Cirrosi Epatica
  • Dermatite, Dermatite atopica e Dermatite seborroica
  • Disturbi psichici (prurito psicogeno)
  • Epatite
  • Eritema solare
  • Follicolite
  • Geloni
  • Intolleranze alimentari
  • Ittiosi
  • Morbillo o Varicella
  • Psoriasi
  • Sindrome dell’occhio secco
  • Ustioni
  • Vene varicose

Questo elenco non è esaustivo ed esistono molte patologie, dalle più semplici alle più gravi, che possono avere il prurito tra i sintomi.

Il trattamento del prurito

Il trattamento è strettamente legato alle cause che l’hanno generato. La prima cosa da fare è quella di comprendere insieme al proprio medico qual è la causa così da individuare la terapia da seguire per combattere questo sintomo.

Se sono presenti lesioni cutanee potrebbe essere necessario ricorrere a creme specifiche, come ad esempio Fenistil Gel 0,1 %, un farmaco utile per il trattamento sintomatico del prurito di varia origine. In caso contrario, si procede con l’uso di antistaminici che nella maggior parte dei casi riescono a risolvere la sintomatologia pruriginosa.

Le creme e i farmaci a uso topico sono molto utili anche nel caso di secchezza della pelle poiché consentono di idratare e nutrire in profondità.

Per comprendere le cause del prurito e individuare la terapia più opportuna da seguire è sempre bene consultare il proprio medico.