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Test sul vaccino per il coronavirus: iniettata la prima dose

È stata iniettata la prima dose per il test che riguarda il vaccino per il coronavirus. La prima paziente ad aver ricevuto il vaccino è stata una donna di 50 anni all’ospedale Spallanzani di Roma, insieme a 90 volontari che hanno deciso di partecipare alla sperimentazione.

Le dichiarazioni del direttore sanitario dello Spallanzani

Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, ha fatto presente che in questo modo si inaugura una fase molto importante della sperimentazione del vaccino. Infatti come prima cosa si starà molto attenti nel vedere che il vaccino non avrà effetti collaterali a svantaggio del paziente.

Inoltre, in maniera particolare, si dovrà valutare se la dose iniettata è immunogenica, ovvero in grado di produrre gli anticorpi nell’organismo umano. Gli anticorpi devono essere neutralizzati, quindi capaci di bloccare la replicazione del virus.

I volontari che si sono sottoposti alla sperimentazione devono essere osservati per 12 settimane. Poi si procederà alla somministrazione delle dosi in altri Paesi, dove la situazione è molto più critica rispetto a quella italiana.

Se tutto andrà per il verso giusto, secondo Vaia, il vaccino sarà presto disponibile sul mercato, entro la prossima primavera.

Le dichiarazioni della prima volontaria

La prima volontaria è una donna di Roma, di circa 50 anni. Adesso è a casa e sta bene. Ha spiegato che ha scelto di partecipare al programma di sperimentazione perché per lavoro deve andare all’estero, nel Golfo Persico.

La paziente ha spiegato di essere fermamente convinta della validità della scienza italiana. La sperimentazione è stata effettuata in tutto su 90 volontari suddivisi in due gruppi a seconda dell’età. Ogni gruppo viene suddiviso in tre sottogruppi da 15 persone, con somministrazione di dosaggi diversi.