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Vaiolo delle scimmie: come avviene il contagio?

Si sta parlando tanto in questi giorni del vaiolo delle scimmie, a causa del riscontro di alcuni casi in diversi Paesi del mondo, tra i quali anche l’Italia. Ma di che cosa si tratta nello specifico? Qual è l’origine di questa malattia e come ci si contagia? Stiamo parlando di una patologia che riguarda in particolare gli animali selvatici, che può portare a delle infezioni negli uomini che di solito sono accidentali e avvengono in alcune aree dell’Africa.

Come avviene il contagio del vaiolo delle scimmie

Generalmente non si tratterebbe, secondo gli esperti, di una malattia molto contagiosa tra gli uomini. Spesso i sintomi si risolvono in modo spontaneo dopo 14 o comunque entro 21 giorni dall’insorgenza delle manifestazioni sintomatologiche stesse.

La trasmissione avviene con l’esposizione alle goccioline e tramite il contatto con lesioni della pelle oppure con materiale contaminato.

Tra i sintomi del vaiolo delle scimmie ricordiamo la febbre, i dolori muscolari, il mal di testa e le eruzioni cutanee. Si può trattare di sintomi leggeri, ma a volte anche più gravi. Le lesioni potrebbero determinare la presenza di prurito e di dolore. È stata proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità a spiegare quali sono i sintomi tipici di questa malattia.

Periodo di incubazione, vaccino e trattamento

Il periodo di incubazione relativo a questa malattia in genere viene fatto riferire ad un periodo tra 6 e 13 giorni, anche se possono esserci delle fineste temporali diverse, da 5 a 21 giorni in generale. Per quanto riguarda il tasso di mortalità, si tratta di una percentuale corrispondente a circa l’1% (per la famiglia del virus dell’Africa occidentale) e fino al 10% (per la famiglia del bacino del Congo).

Esiste un vaccino ed è disponibile anche un trattamento per il vaiolo delle scimmie. Il primo è stato approvato nel 2019, il secondo nel 2022. Ma l’OMS fa sapere che si tratta di misure che non sono diffuse su larga scala e coloro che hanno meno di 40 o di 50 anni non possono inoltre avere la protezione che è stata messa a disposizione grazie a passate campagne per la vaccinazione contro il vaiolo.