Vitamina A: tutte le proprietà benefiche per il nostro organismo

Nel 1913 Elmer V. McCollum e M.Davis scoprirono che nel tuorlo d’uovo e nel burro esisteva un fattore liposolubile importante per la crescita di ratti. Tre anni dopo  questo elemento venne indicato con la lettera A, proprio per distinguerlo dalle vitamine del gruppo B

‹‹ Mangia! Le carote ti fanno bene alla vista!›› – ripetevano in continuazione le nostre nonne. E, di fatto, avevano ragione. Le carote, infatti, contengono la vitamina A che – come scoprirete in questo articolo – è un elemento importante per proteggere i nostri occhi. Questa però non è la sua unica proprietà.

Le vitamine sono un elemento fondamentale per la nostra salute e, dopo aver visto una generica classificazione, e aver già parlato della vitamina B, della vitamina C, della vitamina D, della vitamina E e della vitamina K, oggi cercheremo di scoprire insieme le funzioni della vitamina A, una vitamina liposolubile che in natura si può trovare in diverse forme.

Sono tre le diverse forma della vitamina A: alcolica (retinolo), aldeidica (retinaldeide) ed acida (acido retinoico), tutte e tre costituite dall’unione di 4 catene di isoprene.

Vitamina A: un po’ di storia

, gli idrosolubili.

Già nell’anno successivo Jach Cecil Drummod riuscì a correlare la mancanza di questo fattore A nella dieta con la comparsa di disturbi visivi e della crescita nei bambini, ma solo nel 1920 si capì che “questo elemento” veniva trasformato in vitamina A.  Nei primi anni 30 ne fu identificata la struttura e negli anni 40 del secolo scorso venne riconosciuta la forma aldeidica e l’acido retinoico presente in essa.

Vitamina A: in quali alimenti si trova?

La vitamina A è  presente soprattutto negli alimenti di origine animale. Fegato,  milza, latte e derivati e uova. Si consiglia, però, di assumerla principalmente mangiando pesce  e derivati o tramite fonti vegetali, poiché carne, latte e uova sono ricchi di colesterolo LDL.

Dai carotenoidi, facilmente riconoscibili dal tipico colore giallo-arancione, l’organismo ricava la vitamina A.

Contenuto di vitamina A di alcuni alimenti:

  • Latte 100 gr = 75 UI = 22 RAE
  • Uovo 1 = 84 UI = 25 RAE
  • Aronia 100gr = 214 UI = 64 RAE
  • Pomodoro 100 gr = 900 UI = 270 RAE
  • Zucche 100gr= 1600 UI = 480 RAE
  • Albicocca 100 gr = 2700 UI = 810 RAE
  • Burro 100 gr = 3300 UI = 990 RAE
  • Melone 100 gr = 3400 UI = 1020 RAE
  • Mango 100 gr = 4800 UI = 1440 RAE
  • Spinaci 100 gr = 8100 UI = 2432 RAE
  • Prezzemolo 100 gr = 8500 UI = 2552 RAE
  • Patate dolci 100 gr = 8800 UI = 2642 RAE
  • Fegato 100 gr = 10729 UI = 3222 RAE
  • Carote 100 gr = 11000 UI = 3303 RAE
  • Olio di fegato di merluzzo 100 gr = 85000 UI = 25525 RAE

Vitamina A: quali funzioni?

Sono molte le funzioni svolte da questa vitamina, soprattutto legate alla vista e alla divisione cellulare. L’aicido retinoico è fondamentale per la maturazione embrionale e i suoi recettori comprendono quelli della vitamina D. Inoltre, determina la regolazione dell’espressione di alcuni geni. Infine, la A è un’importante antiossidante.

Vitamina A: problemi in caso di carenza o eccesso (anche per la gravidanza)

Inibizione della crescita, modifiche strutture epiteliali, deformazione e fragilità delle ossa, problemi legati agli organi riproduttivi, cheratinizzazione degli epiteli e secchezza della pelle e delle mucose respiratorie, digerenti e urinarie. Sono questi i principali problemi legati alla carenza di vitamina A.

‹‹ Mangia! Le carote ti fanno bene alla vista!›› Quando ce lo siamo sentiti ripetere dalla nostre nonne quando eravamo bambini. Di fatto, un’altra importante problema per manca acquisizione della vitamina riguarda la funzione visiva. Una bassa quantità determina necessità di una maggior stimolazione luminosa e di conseguenza la quantità minima di luce necessaria per innescare i meccanismi della visione aumenta. La conseguenza è  una diminuzione dell’adattamento alla bassa illuminazione che nelle forme più gravi si può trasformare in cecità crepuscolare o cecità notturna.  Anche secchezza della congiuntiva e della cornea possono essere dovuti all’assenza di vitamina A e, nei casi più gravi può portare danni oculari permanenti come la cecità completa.Infine, la carenza di vitamina A può portare ad un aumento della mortalità materna durante i mesi di gravidanza.

Anche assumerne troppa, però, non è consigliabile e si può parlare di veri e propri casi di intossicazioni. I sintomi sono nausea, emicrania, perdita di coordinazione e vomito.

Nell’articolo abbiamo linkato ad approfondimenti anche sulla vitamina D e il gruppo delle vitamina B. Se ti interessa, abbiamo anche un post molto approfondito sui benefici della Vitamina C.

Brunello Colli

Redazione

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