Le vitamine sono indispensabili per la salute ed è necessario impostare la nostra alimentazione per assumere le vitamine necessarie per il nostro organismo. Le vitamine sono nutrienti essenziali, contenuti nei cibi che mangiamo. La resistenza di questi componenti, però, non è molto alta e non sempre il nostro corpo è in grado si assumere queste sostanze. Basta far bollire o cuocere al vapore una verdura per perdere buona parte dei benefici e disperderle nell’acqua. Dopo aver parlato della vitamina A , vitamina B, vitamina C, vitamina K e vitamina E, oggi cercheremo di approfondire le proprietà della vitamina D.
Per vitamina D si intende in realtà un gruppo di 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Nel 1919 lo scienziato Huldschinsky mise in relazione il rachitismo con l’esposizione alla luce ultravioletta. Tre anni dopo, lo stesso risultato venne raggiunto da A.F. Hess e H.B. Guzman usando la luce solare. La struttura della vitamina D, però, venne identificata da A. Windaus solo nel 1930.
La vitamina D protegge, inoltre, l’invecchiamento precoce e la comunicazione cellulari. Il 21 febbraio 2011 è stato pubblicato uno studio sulla rivista “Anticancer Research” ricercatori hanno evidenziato come la corretta quantità di vitamina D riduce della metà le probabilità di avere un tumore al seno, un cancro al colon, la sclerosi multipla e il diabete melato di tipo 1. E’ del 2014 la scoperta che più alti livelli di vitamina D nel sangue sono significativamente associati a una minore mortalità per il cancro al seno e al colon-retto. Infine, si stanno scoprendo anche alcune correlazioni con l’insorgenza del cancro al polmone.
Il primo studio – ad opera di Goldberg – risale al 1986. Ma è nel 2011 che uno studio dell’Università di Oxford ha messo in relazione questa malattia degenerativa con la vitamina D: livelli ridotti di vitamina D nel sangue sembra essere direttamente collegato alla presenza della sclerosi e altri studi sottolineano come la carenza di vitamina D sia correlata con un’alta incidenza della malattia.
Oltre alla sclerosi questa vitamina sembra sembra più collegabile alla malattia degenerativa dell’Alzheimer.
Oltre 30.000 casi analizzati. Uno studio del 2013 pubblicato sul British Journal of Psichiatri ha collegato il fenomeno della depressione a bassi livelli di questa vitamina. Assumere questa vitamina unita all’esposizione alla luce solare ne attenuerebbe i sintomi.
Sono pochi gli alimenti che contengono vitamina D in quantità apprezzabili. Tra gli alimenti particolarmente ricchi troviamo l’olio di fegato di merluzzo, oltre ai pesci grassi (salmone in testa) e uova. Inoltre, contendono vitamina D anche il fegato e le verdure verdi.
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