Una recente scoperta potrebbe aiutare a spiegare perché i batteri del suolo possono giovare alla salute umana. Gli scienziati hanno scoperto che un particolare batterio che vive nel suolo produce un acido grasso anti-infiammatorio che può favorire la capacità di recupero dello stress.
Nel nuovo studio, i ricercatori hanno “purificato e identificato un trigliceride antinfiammatorio unico” dal batterio del suolo. Hanno quindi sintetizzato e testato la versione del “grasso libero” individuato nelle cellule immunitarie dei topi da laboratorio.
L’acido grasso ha il nome di acido 10 (Z) -exadecenoico. Il team ha usato tecniche di sequenziamento di ultima generazione per capire la sua interazione con i macrofagi, tipi di cellula immunitaria.
I ricercatori hanno visto che l’acido grasso è legato a un particolare recettore, o proteina di segnalazione, nelle cellule. Questo evento, a sua volta, ha la capacità di bloccare un certo numero di percorsi molecolari responsabili dell’infiammazione.
Seconso l’autore senior dello studio Christopher Lowry, professore associato di fisiologia integrativa presso CU Boulder, esiste una strada speciale che sa creare degli effetti protettivi nel corpo umano attraverso questo batterio.
L’interazione tra l’acido grasso antinfiammatorio e le cellule immunitarie è un prodotto della coevoluzione degli esseri umani e dei batteri del suolo. Pare che una volta che il batterio del suolo entra nella cellula immunitaria rilascia l’acido grasso antinfiammatorio. Questo si lega quindi al PPAR e chiude la “cascata infiammatoria”.
I risultati sono un’ulteriore prova del fatto che il contatto con i batteri del suolo aiuta la salute umana in modi diversi da quello che gli scienziati pensavano.
Il team vede possibilità nello sviluppo di un vaccino antistress. Questo potrebbe aiutare a proteggere le persone sempre sotto tensione, magari durante le ore di lavoro. Il vaccino potrebbe proteggere allo sviluppo di malattie psichiatriche legate allo stress.
Ci potrebbe anche essere lo scopo di sviluppare un farmaco che bersaglia l’acido grasso. Ulteriori studi dovrebbero prima di tutto confermare che l’acido grasso abbia effettivamente un potenziale terapeutico. Il team di ricerca sostiene che il loro studio sta esplorando “la punta dell’iceberg” per quanto riguarda la scoperta del meccanismo attraverso il quale i batteri hanno subito un’evoluzione.
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