Variante Omicron, OMS: ‘Tempesta in arrivo’
Un’altra tempesta in arrivo: così sono stati definiti i possibili effetti della variante Omicron del coronavirus da parte di Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa. Proprio in queste ore di preoccupazione per la diffusione della nuova variante nel nostro continente e ormai in tutto il mondo arrivano le nuove dichiarazioni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le nuove dichiarazioni hanno avuto l’obiettivo di fare il punto sulla variante del virus che corre anche in Europa.
La variante Omicron sta diventando dominante
Secondo quanto spiega l’esperto, la nuova variante starebbe diventando dominante e in alcuni Paesi già lo è. Tra questi si possono citare Danimarca, Regno Unito e Portogallo, con un raddoppio dei numeri in pochi giorni e con tassi di trasmissione che mai erano stati osservati così in precedenza.
Secondo l’OMS la variante Omicron potrà diventare la prevalente in poche settimane in diversi Paesi europei, con la conseguenza di mettere a rischio ulteriormente la tenuta dei sistemi sanitari che già sono sotto pressione.
Kluge spiega che da quando è stata identificata, 27 giorni fa, questa variante è stata osservata in almeno 38 dei 53 Paesi membri della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ci sono ancora dei dubbi da chiarire, spiega l’esperto, ma si può prevedere che questa variante diventerà quella dominante in circolazione in tutta la regione.
Il rapporto con le reinfezioni
Inoltre, spiega Kluge, il nuovo grande volume di infezioni potrebbe determinare un numero maggiore di ricoveri. L’esperto dell’OMS ha spiegato che la variante Omicron del virus può eludere l’immunità, infettando persone contagiate in precedenza, ma anche chi non ha ricevuto il vaccino e chi si è sottoposto alla somministrazione del vaccino parecchi mesi fa. È stato osservato che coloro che sono guariti hanno una più probabilità, da 3 a 5 volte, di essere infettati nuovamente da Omicron rispetto a quanto avviene con la variante Delta.